Come ridurre le spese di manutenzione per l’auto

Come ridurre le spese di manutenzione per l’auto

Quello della manutenzione periodica auto è un’argomento tanto importante quanto discusso tra gli automobilisti. Sin dagli albori di internet tra forum di appassionati, siti ufficiali e più di recente pagine social assistiamo a infinite discussioni in cui gli utenti si scambiano consigli e pareri su come risparmiare alla voce manutenzione.

Voce che può diventare gravosa in presenza di modelli altamente prestazionali o quando gli automobilisti si ritrovano a dover affrontare chilometraggi annuali importanti. Se la manutenzione delle auto più spinte, equipaggiate da una meccanica raffinata quanto delicata è per forza di cose dispendiosa, i prezzi possono salire e di molto anche per le utilitarie che usiamo tutti i giorni.

Il parametro che fa pendere la bilancia verso voci di spesa elevate si chiama frequenza nella manutenzione, ossia quante volte all’anno portiamo l’auto in officina per il controllo previsto dalla casa madre. Il tagliando è un’operazione da svolgere entro le scadenze programmate che ogni auto porta in dote. Maggiori saranno le percorrenze chilometriche, tanto più frequente sarà l’appuntamento col meccanico. 

Se i possessori di auto sportive devono preoccuparsi fino a un certo punto di questo aspetto, data la presunta disponibilità economica e basse percorrenze annuali che ci si aspettano da modelli di un certo calibro, per tutti gli altri automobilisti il risparmio in sede di tagliando diviene un tema centrale. Chi viaggia tanto per lavoro di certo non può diminuire il chilometraggio, e allora come fare per risparmiare sulla manutenzione?

Stile di guida

Le percorrenze chilometriche non sono l’unico fattore da considerare: l’auto si usura naturalmente con l’utilizzo, e uno stile di guida adeguato può incidere significativamente sulla resistenza di parti meccaniche e fluidi. 

Per rendere l’idea di cosa accada alla meccanica dell’auto, prendiamo in analisi il consumo degli pneumatici. Uno stile di guida aggressivo, fatto di brusche frenate, accelerazioni decise e tanta velocità in curva porterà inevitabilmente a una rapida usura del battistrada. La cosa è sotto gli occhi di tutti: se ci andiamo delicati, un treno di gomme può arrivare a durare il doppio, rispetto all’omologo strapazzato da una guida aggressiva.

Allo stesso modo, le parti meccaniche maggiormente sottoposte a stress termico e meccanico faranno registrare un’usura prematura se non trattate adeguatamente. Una buona strategia per conservare l’auto in condizioni ottimali consiste nell’aspettare che la temperatura del liquido di raffreddamento raggiunga il corretto range di funzionamento, prima di chiedere tutto al motore.

Soprattutto in inverno, è bene avviare il motore e attendere da trenta secondi a un minuto prima di avviare l’auto. Non di meno, perché dobbiamo dare il tempo al motore di riscaldare le fasce elastiche dei pistoni, e nemmeno di più, perché far arrivare l’acqua a 90 gradi con l’auto ferma può falsare i valori in campo. In particolare, pressione e temperatura dell’olio motore raggiungono ottimali valori di funzionamento solo con l’auto in moto, lubrificando pistoni, albero motore, testata e tutte le parti meccaniche in maniera uniforme. È preferibile avviare il mezzo dopo 30 secondi, e procedere a un’andatura costante e con accelerazioni delicate finché la temperatura dell’acqua non segnerà un valore di 90 gradi centigradi. Il resto, lo faranno uno stile di guida dolce su freni, gomme e meccanica. Per preservare la salute di giunti a crociera e semiassi è bene non dare full gas con le ruote completamente sterzate: i valori di coppia che si raggiungono in tali condizioni possono essere così alti da causare un’usura prematura che può portare alla rottura dei giunti omocinetici.